di Nicola Brazzale

La Fiera Agricola di Montichiari di quest’anno si è rivelata un grande momento di incontro tra realtà cooperative e i soci. Tantissimi, infatti, gli agricoltori che hanno approfittato dei giorni di fiera per venire a trovare i collaboratori delle cooperative, chi per salutare, chi per fermarsi a parlare e assaggiare i vari prodotti cooperativi serviti, come sempre, nell’area bar.

La città della cooperazione dimostra ancora una volta di essere un momento dell’anno molto sentito e aspettato da parte di tutti, ma non solo, è anche un’ottima occasione di riunire tutte le persone che contribuiscono a rendere questo sistema funzionante, rendendolo, come se non fosse già abbastanza importante, un momento di condivisione e ideazione di nuove idee e progetti, che da una parte possono contribuire ad affrontare i problemi che il mondo cooperativo si trova davanti e dall’altra nuovi servizi per i soci. Ed è così che la città della Cooperazione diventa sia punto di incontro tra soci e cooperative, sia luogo di cooperazione tra cooperatori. Per questo è importante che anche i soci contribuiscano a mantenere vivi questi eventi, partecipando e dimostrando che queste occasioni di aggregazione sono importanti per la vita delle cooperative e dei loro soci. Avere la possibilità di partecipare alla preparazione della città della Cooperazione è, prima di tutto, un’importante sfida che si presenta ogni anno, ogni volta con qualcosa di diverso. Secondo rende consci di quanto impegno e tempo è necessario per realizzarla, dovendo gestire tutte le collaborazioni, fino al più piccolo dettaglio. Forse non tutti sanno che la città della cooperazione inizia ad essere progettata diversi mesi prima che la fiera di Montichiari inizi, e ogni anno l’idea di base ha qualcosa di diverso da quelle precedenti, cambiando il messaggio che l’evento deve mandare a chi vi partecipa.

Lavorando per lungo tempo per creare un evento così importante, porta alla fine, in qualche modo, ad affezionarsi alla città della cooperazione e a ciò che essa rappresenta per la comunità. Quando poi arrivano i giorni di fiera, è bello vedere le reazioni e sentire i commenti di chi viene a visitare lo stand. Sono queste piccole cose che danno conferma che tutto il lavoro svolto nei mesi precedenti ha davvero un importante significato, sia per chi lo crea sia per chi lo visita, perché in entrambi i casi ne fa parte, in qualche modo, ed è questo che poi consente di essere soddisfatti del proprio lavoro.

Certamente non mancano i problemi, gli imprevisti, ci sono valutazioni da fare in ogni momento, in continuazione. Per questo quella della fiera è anche una grande esperienza formativa, soprattutto per chi è giovane o è da poco a contatto con il mondo cooperativo. Si acquisiscono capacità che possono tornare utili anche in altri momenti. Vedendo poi il progetto ultimato, nei giorni della fiera ci si rende conto del perché sia così importante, e di cosa sia in grado di creare la cooperazione, vedendo le dimensioni della città, le persone che la popolano, dimostrando ogni anno che se le Cooperative del gruppo CIS e loro soci sono ormai considerati un’istituzione immancabile all’interno della Fiera Agricola Zootecnica di Montichiari, è perché ci sono dei validi e concreti motivi.