di Stefano Giovenzana

L’azienda agricola “L’Alba” di Francesca Borrini è un’azienda che nasce come allevamento di bovini da latte del mantovano. Infatti, nel 2003 la famiglia Borrini decide di affrontare una sfida impegnativa: passare dall’allevamento bovino, realtà consolidata in terra mantovana, a quello caprino, fino ad allora diffuso quasi esclusivamente nelle aree montane e collinari della provincia. Nello stesso anno avviene l’acquisto del primo gruppo di caprette di razza Saanen che entrano poi in produzione l’anno successivo nella stalla di nuova costruzione situata a San Michele in Bosco frazione di Marcaria. La superficie disponibile è di 13 ettari destinati in parte a colture foraggere, prevalentemente erba medica, con impianti che durano in genere 4 anni intervallati da erbai di graminacee (loietto, frumento) e in parte occupati dai prati stabili, tipici delle aree che circondano il fiume Mincio. Oggi, arrivati a pieno regime, l’azienda conta circa 230 capi in lattazione e una sessantina di caprette da rimonta; un centinaio di capre vengono fatte partorire in stagione a primavera mentre il resto del gregge è destagionalizzato con parti tra settembre e ottobre per poter garantire continuità delle produzioni di latte in tutto l’arco dell’anno. La produzione media si attesta sui 900 litri di latte/capo/anno con buoni valori sia per il titolo di grasso sia delle proteine; aspetti che nel giro di pochi anni affermano l’allevamento tra le migliori realtà presenti in Italia. La gestione aziendale ha posto sempre la massima attenzione su 3 aspetti chiave: • L’alimentazione, impostando razioni sulla base della disponibilità foraggera aziendale e quindi in regime di autosufficienza; • La sanità, mantenendo l’indennità CAEV ed attuando scrupolosi piani vaccinali; • Il miglioramento genetico, attraverso il ricorso alla fecondazione artificiale e a piani di accoppiamento mirati, aderendo da subito al “contratto genetico caprino”- nell’ambito del piano SATA offerto dall’ARAL. La grande attenzione rivolta all’allevamento della rimonta consente all’azienda, non solo di soddisfare la rimonta interna, ma anche di commercializzare annualmente a livello nazionale un buon numero di giovani caprette e di riproduttori. Altro passo, importante e non semplice, che fin da subito la famiglia Borrini decide di intraprendere è la trasformazione del latte prodotto e la stagionatura e commercializzazione dei prodotti ottenuti. A questo scopo, adiacente alla stalla, viene allestito il caseificio aziendale con annesso il punto vendita (successivamente verrà anche acquistato un automarket per la vendita diretta in mercati e fiere). Nel corso degli anni anche in questo ramo dell’azienda vengono introdotte novità diversificando le produzioni che spaziano dai formaggi freschi a quelli stagionati (a coagulazione lattica e presamica), fino alle paste filate, al gelato e ai dessert. La vendita dei prodotti trasformati assorbe poco più della metà della produzione; il resto del latte viene venduto ad altri trasformatori. Una volta giunti a gestire una realtà consolidata ed affermata, nel corso del 2018, la famiglia Borrini decide di porsi un altro ambizioso obiettivo: convertire la produzione al metodo biologico. La scelta è dettata dalla forte espansione che sta facendo riscontrare il mercato dei prodotti biologici, sia per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti trasformati, sia per la vendita del latte, e dalla valutazione per cui la gestione convenzionale, già in atto, aveva per diversi aspetti affinità con il metodo biologico. Se fino a questo punto Comazoo aveva sempre fornito il mangime all’azienda, non avendo ancora una produzione propria certificata di mangimi biologici deve interrompere le forniture. Il passaggio al metodo biologico ed il cambio di razione non sono del tutto indolori: più che la lieve flessione della quantità di latte prodotto, a mettere in allerta sono i parametri di qualità delle produzioni, titoli di grasso e proteine e tenore di urea. Nel frattempo Comazoo avvia il proprio polo produttivo di mangime biologico certificato nell’impianto sito in provincia di Pavia, e i Borrini non esitano a contattare il servizio di consulenza tecnica della cooperativa per valutare le possibili proposte per risolvere questi problemi. Partendo da una valutazione delle disponibilità di foraggi aziendali viene abbinato un mangime della linea GREEN, adeguato a bilanciare gli apporti nutritivi per soddisfare i fabbisogni delle capre. Nel giro di poche settimane i parametri qualitativi del latte si assestano su valori ottimali garantendo anche nel medio lungo periodo buoni risultati a livello di fertilità, mantenimento dello stato corporeo e persistenza delle produzioni durante tutta la lattazione. La storia di questa azienda è caratterizzata da molti momenti in cui la famiglia Borrini si è posta davanti a delle scelte più o meno importanti. Solo concentrandosi su te stessi e, ovviamente, sui propri bisogni, lasciandosi guidare anche dall’intuito, con una buona dose di coraggio, forza e determinazione, hanno raggiunto risultati invidiabili nel loro settore.